I nostri viaggi

                   
L'Associazione A.C.A.B.A.S.  Onlus organizza  viaggi socio-culturali  con l'obiettivo di raccontare il viaggio e la vita in famiglia attraverso fotografie, video e qualsiasi altro linguaggio e mezzo di comunicazione a disposizione. L'intento è di riportare le risorse, i punti di forza e le problematiche dei bambini, dei genitori e del Paese. Attraverso il viaggio si crea uno scambio culturale e una socializzazione per abbattere i pregiudizi da entrambe le parti. 
I partecipanti vivranno presso famiglie locali, per poterne comprendere dall'interno le abitudini e le tradizioni. L'obiettivo é, infatti, quello di raccogliere una testimonianza forte e senza filtri, raccontata attraverso immagini, di uno spaccato di vita sconosciuta e affascinante del Senegal, per promuovere una vera interazione multiculturale attraverso la conoscenza.

La vita nelle famiglie dà modo ai  partecipanti di avere una prospettiva intima e privilegiata per poter trasmettere il proprio vissuto attraverso la fotografia, filmati ma anche qualsiasi altro mezzo di comunicazione. Tutti i lavori raccolti  verranno selezionati e ricomposti in mostre e conferenze che saranno presentate al pubblico sia in Italia che in Senegal.

Vi invitiamo a contattarci per avere maggiori informazioni.

Esperienze

Sono le 6 del mattino del 29 luglio 2016 sto rientrando dal mio soggiorno in Senegal, sono seduta posto finestrino nel volo Dakar Istanbul: guardo l’alba rosata e luminosa e sento già nostalgia di Ginetta, di Malick, di Riccardo, di Mandaw e di tutti gli amici conosciuti e ritrovati (è il mio secondo viaggio in questo paese caldo e accogliente)

L’immagine più forte è del cortile della casa di Ginetta con due alberi intrecciati di nome Sapoti che danno refrigerio, frutti e protezione e vedono svolgersi le giornate fra discussioni, chiacchiere e preghiere. Sono stata ore seduta in contemplazione con un sottofondo di cinguettii di pappagalli e ho assaporato una calma e un rilassamento magico.

Riaffiorano anche immagini del mercato che regala sempre aspetti singolari: frutta e verdura, tegami in alluminio fatti in continuazione, oggetti vari, carretti con cavalli che fanno da taxi una moltitudine di persone variopinta ed eterogenea con abiti dai colori vivaci; vorresti carpire tutte queste immagini ma non bastano le foto dovresti fare dei video ...

Dopo alcuni giorni sono andata al mare a Saly (taxi collettivo è sempre un’esperienza!!!) e lì ho fatto bagni e lunghe passeggiate. Sono stata raggiunta da Ginetta, Malick e Riccardo e insieme abbiamo trascorso una bella giornata: ci siamo fatti fare anche un massaggio sulla spiaggia.

Il sabato successivo escursione al Lago Rosa. Il posto è fantastico puoi galleggiare per il tanto sale che c’è nell’acqua (che viene estratto in continuazione da uomini con barconi – per stare molte ore a bagno questi uomini devono cospargersi il corpo di Burro di Caritè). Appena esci dall’acqua …secchiate di acqua dolce e puoi goderti relax e cibo sulla riva. Abbiamo scattato tantissime foto molto belle con riflessi sull’acqua.

Rientrando a Thies con Ginetta, Riccardo, Malick e Mandaw sono stata presso le famiglie i cui figli sono stati adottati a distanza tramite l’associazione ACABAS da amici di Bologna che con un piccolo contributo mensile consentono a questi ragazzi e ragazze di continuare a studiare.

Ho ascoltato anche di progetti di migliorie per le scuole realizzati e in fase di realizzazione.

Abbiamo poi trascorso una giornata per visitare la grande Moschea di Touba e lì la mia curiosità di conoscere i culti del mondo mi ha confermato e fatto riflettere che anche in questa religione per le donne non c’è parità e alcune situazioni mi hanno innervosito.

Voglio poi parlare del momento del pasto a casa: è sempre uno spettacolo perché ci si siede a terra attorno a una grossa ciotola da condividere con riso pollo e verdure o con pesce ecc.: e si prende direttamente il cibo o con le mani e con un cucchiaio; raramente eravamo solo noi perchè arrivavano regolarmente amici che si aggiungevano al gruppo e si conversava amabilmente.

Con questa immagine di condivisione del cibo chiudo questo breve diario di viaggio……

Paola Lodi

 

 

 

Avevo già fatto altri viaggi nell’Africa nera in quanto da sempre bisognosa di conoscere mondi distanti dal mio, pur non sapendo esattamente cosa cercare … ma appena arrivata in Senegal ho avuto subito la risposta, e l’ho trovata nei loro grandi occhi e timidi sorrisi.

Il Senegal è un Paese con immense potenzialità, un concentrato di vita e contraddizioni, con una popolazione radicata nelle proprie tradizioni ma alla costante ricerca di un futuro migliore, pur con le enormi difficoltà che si trovano a dover affrontare nel quotidiano.

Il Senegal non va visitato né per i safari né per i miracoli della natura: certamente ha meravigliose spiagge sull’oceano e savana e lagune estese a perdita d’occhio, ma esso va visto attraverso la gente, i colori, il cibo e la musica.

La prima cosa che ho notato, sono state le porte aperte nelle case della gente, e la completa condivisione come pratica di vita quotidiana, con uno spirito di accoglienza unico al mondo (la famosa “Teranga” senegalese).

Dal primo giorno “in famiglia” mi sono sentita accolta, per loro non sono mai stata un’estranea.

Quando torno a Thies sento di essere a casa, trascorro tranquille giornate partecipando ai loro riti quotidiani tra emozioni e sentimenti, con mani che mi accolgono, sfiorano o stringono. A volte senza parole perché non sono necessarie, i gesti dicono tutto.

Ora non posso più pensare alla mia vita senza quella che considero la mia “famiglia nera”, mi mancano i loro sorrisi, colori, odori, sapori.

E’ questo il Mal d’Africa? Non so, so solo che mi mancano anche la polvere, la sabbia e le molteplici privazioni, perché fanno parte di loro. 

Daniela Masetti