I senegalesi non fanno distinzione tra feste cristiane e musulmane, perché le ricorrenze rappresentano per loro l’opportunità di vivere momenti di convivialità, comunione e relazioni tra amici e vicini, per cui tutte le festività uniscono i senegalesi di tutte le confessioni nell’allegria e nel raccoglimento.
Il Senegal abbonda di vivaci feste ed eventi, la maggior parte dei quali sono anche meravigliose vetrine per la musica e l’arte senegalese.

E’ il nome del nono mese dell’anno solare musulmano (Egira) ed è il più importante periodo di festività.

Dall’alba al tramonto tutti rispettano il digiuno, in una atmosfera surreale ed immobile, dove nulla sembra essere animato. Dopo il tramonto, la vita esplode in un rituale di festa e preghiera collettiva.

Il periodo del mese sacro di Ramadan si conclude con la Aid Al-Fitr detta anche festa del Korité.

Questa “Festa del sacrificio” è la solennità più importante del calendario islamico, e cade il 10° giorno del mese del Pellegrinaggio.

Si commemora il miracolo che Allah compì sostituendo il figlio di Abramo con un montone durante il sacrificio.

Questa festa non è solo un evento religioso, ma un’occasione di incontro, condivisione e generosità verso i più bisognosi, e in questo periodo l’acquisto di un montone diventa il desiderio primario di ogni famiglia senegalese. In ogni famiglia viene sacrificato e cucinato almeno un montone.

Già la settimana che precede tale festa, i pastori, arrivati dai villaggi, passano le giornate e le notti a contrattare la vendita dei montoni che, a centinaia e di tutte le taglie e prezzi, stanno ai bordi delle strade, posizionati nei posti più impensabili; questo infatti è il periodo dell’anno in cui si concretizzano mesi di allevamento e transumanza.

Questa festa è un’altra importante celebrazione dell’anno lunare islamico, in cui si commemora la nascita del Profeta Maometto.

Festività in memoria di Cheikh  Amadou Bamba.

I musulmani di fede murid, effettuano un imponente pellegrinaggio alla moschea di Touba, che dura due giorni.

Durante questi giorni, in cui arrivano fedeli da tutto il mondo, essi pregano continuamente sia all'interno che attorno alla Grande Moschea, mentre vengono nutriti da altre persone che organizzano turni di distribuzione delle vivande.

Un caos indescrivibile si fonde con una atmosfera magica e mistica, nella quale ognuno prega e richiede protezione per i propri cari.

Si celebra il 4 aprile, e segna l’anniversario dell’Indipendenza dalla Francia nel 1960.

Primo Presidente eletto fu Léopold Sédar Senghor in carica dal 1960 al 1980. È stato inoltre il primo africano a sedere come membro dell'Académie Française. Fu anche il fondatore del partito politico Blocco democratico senegalese. I suoi contributi alla rivisitazione e riscoperta moderna della cultura africana ne fanno uno dei più considerati intellettuali africani del XX secolo: dalla letteratura alla scultura, dalla filosofia alla religione.