Cibi

La  cucina senegalese è l’espressione dell’arte culinaria Africana, con combinazioni di spezie, miscugli di sapori, odori e colori che la rendono ricca e variegata.
Per i senegalesi, i pasti rappresentano momenti importanti di condivisione, solidarietà e incontro, infatti è consuetudine mangiare tutti insieme, seduti su un tappeso intorno allo stesso vassoio, che contiene tutte le porzioni; non vengono usate le posate, ma si mangia con la mano destra, raccogliendo il cibo e portandolo alla bocca.
I piatti tradizionali sono a base di riso, verdura, pesce e carne e spesso in molte preparazioni tradizionali è utilizzata la marinatura. I piatti principali sono:

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Ceebu jén
E’ ritenuto il piatto tipico, è a base di riso che viene cotto nel sugo dove precedentemente era stato cucinato il pesce con un misto di verdure.
Ceebu yapp
E’ un piatto a base di riso, con carne di manzo o pecora e verdure.
Yassa poisson
E’ pesce tagliato e farcito, poi marinato nel succo di limone con le cipolle. Viene accompagnato da riso bianco.
Yassa poulet
E’ un pollo farcito cotto con molta cipolla e mostarda. Viene accompagnato a riso bianco.
Mafé
E’ carne di manzo o di pecora, cucinata con olio, pomodoro e pasta d’arachidi. Viene accompagnato da riso bianco.
Laxh
E’ un cous cous a base di miglio, con latte di baobab e aggiunta di zucchero.

Bevande

Sono diverse le bevande tipiche della tradizione senegalese, le più usate sono:

Succo di bissap

Depurativo, rinfrescante, diuretico e antinfiammatorio, questo infuso ottenuto dal fiore dell’ibisco, è comunemente conosciuto come karkadé.

Succo di bouie

Dolcissimo, ricostituente, ricco di vitamina C, viene ottenuto dalla polpa del baobab. Viene anche venduto in piccoli sacchetti di plastica congelati: ghiaccioli naturali.

Succo di ginger

Dal sapore piccante, deriva dal sycco di zenzero, acqua e zucchero. Può essere aromatizzato con noce moscata. Gli si attribuiscono proprietà afrodisiache.

 

 

Ricette e approfondimenti sulle proprietà, si trovano in questo sito nel capitolo "medicina tradizionale" 

Caffè Touba

 

Prende il nome dall’omonima città santa, questo caffè viene preparato mettendo i chicchi di caffè in infusione con chiodi di garofano e Djar (pepe della Guinea): ha quindi una componente balsamica molto pronunciata.

Lo si trova dappertutto: dai caffè delle periferie, ai Tangana (chioschi che vendono cibo in strada), ai venditori ambulanti che camminando lo servono bollente in bicchierini di plastica

Tè ataya

 

Decotto di tè verde, menta fresca e acqua, più che un tè è un vero e proprio rito, un momento di condivisione ed un’occasione per riunirsi. Infatti, bevendo si parla e ci si rilassa.

 

Viene preparato in una teiera di metallo, dalla quale poi versato nel bicchiere partendo da molto in alto, in modo che lo zucchero sciogliendosi, porti una schiuma in superficie, e viene versato, riversato e versato ancora più volte, fino a che non diventi “pronto”.

 

 

Il primo té, più forte e amaro, è riservato agli ospiti e agli anziani; poi il decotto viene ribollito, e il secondo té, meno amaro e più dolce, è destinato ai giovani, mentre il terzo, ancora più leggero e molto dolce, è per tutti, compresi i bambini. Questo rituale è una metafora dei ruoli gerarchici della società senegalese: è sempre il più giovane che prepara il tè per gli altri e il tè viene offerto seguendo questo ordine generazionale.

 

Un proverbio locale dice: Il primo tè è amaro come la morte, il secondo dolce come l’amicizia, il terzo zuccherino come l’amore.